Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) III.djvu/85

Da Wikisource.
82 SOFOCLE 1276-1290

questo peso di femmine superfluo
su la nostra dimora.
oreste
Vedi che Marte in seno anche alle femmine
alberga; e tu lo sai, prova n’hai fatta.
elettra
Ahimè, ahi, ahi,
tu senza nube torni al pensier mio
l’origine del mal nostro, che farmaco,
non può trovar, né oblio.
oreste
Questo anche so; ma ricordarlo quando
il momento consigli a noi conviene.
elettra
Antistrofe
Ogni attimo è propizio,
ogni attimo per me, che tutto io dica
com’è giusto: ché libero
avere il labbro mio, fu gran fatica.
oreste
Di certo; e dunque, libero conservalo.