Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/296

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in viaggio presso Matran, da dove con lagrime portato à Trento fù sepolto in Duomo.

[Caso empio degl’Hebrei seguito in Trento.] In tempo del Vescovo Giovanni Hinderbach nacque à Trento Guerra di perfidia, e perversità mossa da gli Hebrei. Costoro nell’anno 1475 il Giovedì Santo 23. Marzo, doppo haver commesso quel delitto essecrabile di rapir’ il Fanciullino SIMONE, & ucciderlo con tormenti in odio di CHRISTO, e della Santa Fede, come dicemmo, scoperti finalmente, e convinti, tutti furono giustiziati à morte penibile, & infame con bando perpetuo da Trento di loro razza.

[Hebrei à Trento come puniti.] Hor vediamo i Dibatti, c’hebbe il Vescovo, e la Città per questa Causa. Per indagar’ il Corpo di Delitto, bisognò combattere di traccia, fin che DIO volle. Per tuor di mira i delinquenti, non bastò l’occhio di tutta l’humana politica. Per convincer’ i colpevoli perderono la scherma i Giudici più esperti; e in vano si saria combattuto à forza di tortura, e di tormenti: se il Cielo non havesse fatto render’ espugnata con miracoli la verità. Prima poi di condannarsi i Rei, quali sforzi non fecero gli Hebrei? [Hebrei, e lor difese.] Fanno venir da Padova li più Eccellenti Leggisti, per difender’ à forza di ragioni un sì gran torto. Tentano espugnar con Arieti d’oro la mente del Vescovo, e del Podestà, che fù il nob. Giovanni Sala di Brescia. Con machina di subornationi cercano far muover’ i Prencipi à loro difesa; e trà gli altri premono co’l’Arciduca d’Austria Sigismondo.