Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/324

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[Giustitia notabile.] altri, per intercessione di gran Dama hebbe la vita in dono con perpetuo essiglio. Et un certo Filippo da Como Tagliapietra, qual haveva giurato di voler perder gli occhi, se in tre dì non demoliva Castel di Trento, hebbe gratia di non essere spergiuro, perche gli furono à punto in faccia del Castello cavati gli occhi per man di Carnefice.

[Pena d’infamia, e pecuniaria.] Fattosi poi prigione un numero di molti altri, non prima si lasciorono, che non fossero marcati in fronte con nota d’infamia. S’impose anche una General Condanna pecuniaria sopra i Rustici à torno la Città; cioè due milla Scudi d’oro di qua dall’Adice, e 1500. dall’altra parte, restando anco giurate le Capitolationi fatte dal Vescovo.

[Genti spedite à ridur in fede i Rustici.] Per poi ricuperar gli usurpati Castelli, e Giurisdittioni nel Trentino, e anche fuori si spedirono 1500. Fanti trà Tedeschi, e Spagnoli sotto la Condotta di Tomaso Frunsperg, del Conte Gerardo d’Arco, di Sigismondo Brandeser, e di Francesco Preisach Capitano di Rovereto. E nello stesso tempo partirono con grosso numero per il medesimo effetto il Conte Lodovico di Lodron, il Capitan Castell’alto, & il Bitempoch; e doppo varij contrasti, massime nelle Valli di Nonn, e di Sole si ridussero le cose al loro essere, e si costrinsero i Rustici al Giuramento.

Tale fù l’essito di questa tumultuosa Villana Guerra; tanto il male provenuto dal di lei Capo primario, che fù Lutero.