Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/389

Da Wikisource.

Trento. 385

nome suo proprio al medemo modo sempre à suon di Trombe, con cui s’accompagnò pur ogn’altro Venturiere.

[Arciduca Sigismondo & altri Giostratori.] L’Arciduca Sigismondo Francesco corse secondo, e, fatti li due colpi di Lancia, e Pistola, al terzo, come Prencipe di Chiesa, non cingendo Spada, la prese di lancio da uno de’ suoi di Corte senza punto interrompere la Carriera.

[Cosa notabile d’un Nano] Doppo gli Arciduchi d’Austria corse il Conte Rabbata Camerier maggiore della Maestà regia co’l solito cimento delle tre Teste. Indi corsero medemamente diversi Cavaglieri Tedeschi, Spagnoli, & Italiani; cioè il Conte Chinigl; il Conte Fuggeri; il Conte Hoelburg; il Conte Sentellier; il Conte Marradas; il Conte di Stromherg; il Conte d’Arscio; il Baron di Mollar; il Baron di Belsperg; il Baron di Firmian, & altri. Corse anche trà Cavaglieri un Nano regio bellissimo, e di gran nascita, qual, fatti bravamente li colpi di Lancia, e Pistola, non potè giunger’ al colpo di terra con riportar la Testa, per essere troppo piccino, e corto di braccio.

[Rè de’ Romani in Giostra, e suo Maggiordomo.] Una volta poi volle correre lo stesso Rè de’ Romani, che così Giovinetto, com’era, si hazardò e con i colpi fece la più bella comparsa di maestà. E doppo il Rè corse parimente il di lui Maggiordomo Conte d’Ausperg sopra Cavallo, che per esser troppo presto nel far le volte, hebbe à cadere.

Più giorni durò la Giostra, cominciando dall’una Tedesca fin’alle cinque hore, circa le 22. dell’Horologio Italiano. Terminato poi il Correre, e