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Pagina:Turco - Canzone senza parole.djvu/162

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una tale franchezza non potei che balbettare singhiozzando:

— Mamma, mamma, oh mamma!

Ella mi considerava attentamente, mi esaminava anzi e disse:

— Sei cresciuto bene, Mariano... soltanto un po’ magrino, un po’ pallido...

— Io sono felice di trovarla così fiorente, mamma, m’aveva tanto parlato di lei, quel cuor d’oro di Grozzoli... e io avevo tanto pensato e sognato e sospirato, oh sì, pazzamente sospirato questo momento!

— Sentivi la gran voglia di vedermi, povero ragazzo... e anch’io, sai, lo desideravo sempre; ma è così difficile, così pericoloso per me... sono segreti gelosi da custodirsi... Io non posso mai allontanarmi sola da casa e guai se i miei figli sapessero...

Quelle parole «miei figli», che, scritte, mi avevano fatto tanto male, pronunziate mi trafissero, ma risposi subito:

— Oh non tema, mamma, io non abuserò di nulla, io nulla tradirò... ma lasci soltanto che la vegga, che la contempli, un poco... mamma, adorata mamma!

Ella mi mise una mano dolcemente sulla fronte. Oh l’infinito benefizio di quella carezza!

Poi, spinto da un impulso irresistibile, io soggiunsi:

— Vede... Grozzoli non l’aveva descritta bene.. m’aveva detto ch’era bionda, e lei...