Pagina:Una cultura è meglio di due.pdf/20

Da Wikisource.
11 Maurizio Codogno

posta di un sistema di votazione equo quando i candidati sono più di due; in Italia abbiamo poi avuto l’ingegner Carlo Emilio Gadda e il chimico Primo Levi.1 Se passiamo al lato letterario, vengono subito in mente i membri dell’Oulipo: Georges Perec e Raymond Queneau applicarono tecniche combinatorie in alcune delle loro opere, dal salto del cavallo in La vita: istruzioni per l’uso ai Centomila miliardi di poemi dove la poesia si rivela essere nient’altro che una combinazione di versi. Queneau ha persino pubblicato un articolo in una rivista di matematica.2 Insomma, si… può… fare!



    l’appunto recapitare il trattato sui determinanti. La storia è quasi sicuramente falsa: il reverendo Dodgson scriveva infatti i suoi testi “seri” con il suo vero nome per distinguerli dalla parte più ludica.

  1. In verità le cose sono più complicate. Gadda avrebbe sempre voluto dedicarsi alle lettere e scelse ingegneria per accontentare la madre, ma comunque la sua bella laurea scientifica se l’era presa. All’opposto, possiamo citare Italo Calvino che aveva cominciato a studiare agraria, anche se poi si è poi laureato in lettere.
  2. L’articolo di Queneau è “Sur les suites sadditives”, nel Journal of Combinatorial Theory, Series A, Volume 12, Issue 1, January 1972, pp. 31-71. Il titolo occhieggia le opere S+7 dell’Oulipo. Diciamo che matematicamente parlando è alla portata di un liceale abbastanza sveglio: ma tanto non è che chiediamo a un matematico di scrivere un capolavoro di narrativa, no?