Pagina:Vangelo di Nicodemo.djvu/36

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croce. Et i soldati ancora lo sbeffavano, et andando a lui li offerivano a bere aceto e fiele, dicendo: Se tu se’ re de’ Giudei, libera te medesimo. E Lungino, preso una lancia, aprì il suo costato; e usci del suo lato sangue et aqua. E comandò24 per sentenzia essere scritto un titolo in lettere ebraiche, greche e latine, secondo che dissano i Giudei: Costui è re de’ Giudei. E uno de’ ladroni, il quale in croce pendeva, Giestas chiamato, disse: Se tu se’ Cristo, libera te e noi. Rispondendo Dismas, lo conturbò25 dicendo: Non temi tu Iddio, il quale se’ in questo iudicio? noi giustamente, e cose degne a’ nostri fatti riceviamo: ma costui nessuno male ha fatto. E poi conturbato ebbe il suo compagno, disse a Iesù: Ricordati di me nel regno tuo, Signore. E Iesù rispondendo, li disse: Amen ti dico; oggi meco sarai in paradiso.

Et era quasi la sesta ora del dì, e le tenebre fatte furono sopra la uni-