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Il fiat della Vergine risponde, in Asia, al fiat lux di cui la Grecia era il Commentario.
Colei che secondo l’annunziazione dell’Angelo fu adombrata dalla Virtù dell’Altissimo è la stessa Donna che la Chiesa di Roma chiama con tutti i nomi più luminosi della luce.
L’ombra e la luce, il Sonno e l’Ebrietà, il tempo e lo Spazio, l’Asia e la Grecia, la contemplazione e l’azione convergono in una Vergine nelle braccia immense della Chiesa di Roma, aperte come quelle del Crocifisso, figlio dell’Ombra onde quella Vergine fu tutta Luce.
E nelle braccia immense della Chiesa di Roma, l’Ombra e la Luce divengono Musica.
Una Musica che alla magnificenza della parola asiatica aggiunge lo splendore della forma greca.