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Pagina:Varon milanes.djvu/39

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Schiscià Amaccare.
Sciendereu Un pallido, magro, infermo, e che tutto il giorno stia a canto del fuoco.
Scianforgna Stromento picciolo di ferro, qual si suona ponendolo in bocca, e battendo con un dito una lenguetta di ferro, quale stà posta in mezzo a detto stromento.
Sciavat Scarpa rotta.
Sciavatà, dà di sciavataa Percuotere con scarpe rotte.
Sciervelaa Budello pieno di carne ben trita con speciarie è propriissimo cibo di Milano.
Scigaa i oeug Impediti, ed offuscati gli occhi che non si possa ben vedere.
Scighera Nebbia.
Scigott Un pezzo d’alcuna cosa tagliata, come sarebbe un cervellato.
Sciloster Candela assai grossa di cera.
Sciostra Luogo alla ripa del Fiume dove si scaricano, e ripongono le mercanzie.
Scisgier e buel Ceci, e budella, Amici intrinseci.
Scolcion, l’olciel hà butà sù i scolcion L’uccello ha cacciato le prime penne.

Sco-