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Del palazzo degli Spini.
T accioche nelluna parte dell’uno, & dell’altro imperio in die
tronon rimanesle, che non fnsils alle noze felici interuenuta,
| al Ponre asanta Trinira, & al Palazo degli Spinizche al suopri
2 cipio li ucde d’archirettura compolta non meno magniticam&
te fuil quarto ornamenrto fatto d’una testata di tre faccie l’yna
delle qualiuersoil Porealla CarraiatacigeloDi uenivacogiunta con quele
Jadel mezozche alquanto piegata era: & che anch’ella con quella, che uerso
gli Spini, & Santa Trinita in fimul guisa fuolgeva era appiccata: onde pareva
che per uedura cofi dell’una, come dell’altra strada principalmente stara ordinata
fusle. in tal maniera dall’una, & dall’altra tutta a gl’occhi de riguarda
ti sidimostrava: cosa a chi ben confidera, d’artifirio fingolare, & che rendeva
quella contrada, che per se è uistosa, & magnifica quanto alcun’altra, che in
Fiorenza fi rittoui, & uistohiffima, & bellissima oltre a modo: hauendo nella
faccia che nel mezo nentua tormatoui sopra una gran Base due gravdislimi,
& in uista molto superbi Giganti, fostennti da due gran Mostri, & da altri
stranagiiipelci, chepil mare d! nortar sébravano, & da 2. matine Ninfe acco
pagnatiprehi l’uno per il grande Oceano, & l’altro per il Mar Tirreno, che
in parte giacendo pareva con una certa affetruosaliberalità, chea serenissimi
Sposi presentarmoleliero non pur molte, & bellilkime branche di coralli, &
conche grandiflime di Madriperle, & altre loro marinericcheze, che in ma
tenenano; ma nuoue Isole, & nuoue Terre, & nuoui Imperij, cheiui con ler
condotte fi uedevano: dietro a quali, & che leggiadro, & pomposo faceva
tutto questo oriamento, fi uedeva dal polare, che in fula bale facevano, a po
co apocoergersi due grandislime meze colonne sopra le quali posado la sua
cornice, & fregio & acchitraue lalciavano dietro amari descritti quali ia tor
ma d’Arco trionfale un molto spanolo quadro: sorgendo sopra l’architraue,
s& soprale due colonne due ben intesi pilastri auuiticcian: da quali muoucn
deli due cornici tormavano in fine un fuperbo, et molto ardito frontespiuo
in cima dicuz. et soprai utticci de due descenti pilastri fi uedevano posti tre
gràdissi. uali d’oro e tutti pieni, ercolmi di mille, ermulle uariate matine ric
cheze: ma nel uano, che dall’architirauc alla punta del frontespitio rimaneva «6 lingolar dignità fi uedeva una macestcuol Ninfa giacere, figurata per Te tide, o Anfirrite marina Diva, & Regina, che in atto molto graue per principal Corona di questo luogo porgeva una rostrata Corona sola dac avin citori dellenavali batragliezcol suo motto di VI NC E MARI. quali, che foggiugnesse quel che segue IAM TERRA TVA EST: ficomenel quadro, & neilafaccia dictro a Giganti in-una grandissima nicchia, & che di naturele, & werace Antro è Grottasembianza haucua, fra molti altri marivi mostri fi uc-deva dipinto il Proteo della Georgica di Vergilio da Ariîtco legato, che col diro accennando ucrsoifopralcrittigli ucrii, parcua, che profe tando uolesie annuntiare a ben congiunti Spolinelle cole matittime telizixà, & uitictie, & trionfiz dicendo. -