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DEGL’ACCADEMICI 917

bo, & di diuerse imprese tutta abbigliata, & dipinta, dopo la quale in duepiIastrifopra cui girava vn arco pil quale s’haucual’érrata nel prima detto tea tro, fi vedevano arincotro l’una dell’altra due molto gratiose nicchie: tra le quali(che quali cogiiite cé qsto secodo arco erano) & ilprima descritto, fi ve devano ne vani dellefinte pareti, che laloggia reggevano due capaci quadri dipitrura lecui historie diceuolmére accopagnavano ciascuno la sua statua, & erano qlte, in qlla da manrittacioè, l’una fatta pilgran Cofimo detto il vecchio, ilquale quatunq; nella famiglia de medici fussero prima stati parmi & pation civili molti egregij, & nobili huomini, funodimeno: l prime foda roredellalua straordinaria gradeza, et quali radice di qlla piata, ch’è por tito felicemente a tantagrandeza peruenura. nel cui quadro fi uedeva dipinto il supremo honore dalla fua patria Fiorenza attribuitogli: quando dal publi co senaro fu padre della patriz appellato: ilche ottimamente dichiarava l’in fcrittione, che sotto li uedeva dicendo. COSMYVS KMediccs, uetere honestifumo omnium Senatus consulto renouuto, Parents, Patrie appellatur. Eslédo nellaparte disopra del medelimo pilastro in cui lanicchia posta era vn pportionato quadreuo nelqualei! Mag. Picro suo figliolo ritratto era, padre del glorioso Lorézo detto anch’egliiluecchio uerace, & unico Mece natedetépi suoi, etottimo céleruatore dell’Italica traquillità: la cui statua fi vedevanell’altraPdetta nicchia corisp6édérea qlla del vecchio Cosimo: haué do nel quadretto, cheisimil modo dopra il capo dipico gl’eraultitratto ach’e gli del mag. Giuliano suo fratello, et di PP. Clemére padre: e nel quadro mag giore corispodéte all’historia di Cofimo, I’historia del publico cécilio fatto datutti i Pricipi Italiani: oue fi uedevacol cofiglio di Lorézo fermarsi qlla tà to ltabile. ettaro prudére cogiuntione; p cui l’Italia métre, chrei uille, & ch’el la durò, fi vide cédortta al colmo delle felicità: fì come poi morédo egli, et ve nédoellameno, fi uide pcipitarein tatiincedij, & n tate calamità, & roui» ne. ilche né meno chiaraméte molstraval’infcritione, che sotto haucadicédo Laurentius Medices, belli, & pacis artibus excellens!, diuino suo consilio coniundtis aninis, & opibus Principum Italorum, & ingenti Italie tranquillitate parta paz rens optimi seeculi appellatur. Ma venédo poi nella piazetta in cui(comes’è detto)l’ottazular Teatro, che cosi lo chiameremo posto era comiciàdomi dagita prima étrata, etda ma de stra girado diremo, che qsta prima parte era da qll’arco dell étrata occupata sopra ilqualein vn fregio corispòdére nell’alteza al terzo, & ultimo ordine del teatro, fi vedevano i quattro vuatii ritratti di Gio. di Biccipadre del vecchio Cofimo, erglio di Lorézo suo tigliuolo del medelimoCosimo frarello, da cui qsto fortunato ramo denedicioggi regnanti hebbeorigine, et qllo di Picrhac. di qsto Lorézo figliuolo cò qllo d’un altro Giovani fimilméce; padre del prima detro bellicoso S. Gio-na nella lecoda faccia put dell’ottavoIo, er cò l’érrata cogiara, fi vedeva fra dueornanis. col6nein unagranicchiaa sedere, ei di marmo come tutte l’altre statue figuratacò la regal bacchettan manoCaterina la valorosa xeginadi Fracia co tutti Ggl’altriornameti, che al Ia leggiadra, er heroica architet. i ricexcano. va il terzo ordine disopra ouc li Sdetto, che ucnivano i quadri di pit. cra p lacoitcibistoria igurarala mede » sima Reina