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CAP. II.

Inconstanza del valore delle Monete.


D

Alla sposizione fatta del valore della moneta ne segue, ch’egli è per natura variabile sempre, ed incostante. Conciossiachè ogni qualvolta si muti il rapporto nella quantità o qualità della cosa, che suole cambiarsi con una data moneta, sarà mutato il valore di quella moneta. Così se due moggia di formento, che si cambiavano prima con uno Zecchino, ora si cambiano con due Zecchini, lo Zecchino non vale più due moggia di formento, ma un moggio solo. Questo cambiamento avviene, o perchè un genere qualunque divien più o meno desiderato dagli uomini che non fosse prima, o perchè la di lui quantità cresce o scema in commercio. La moneta è sottoposta a questa vicenda come le altre cose tutte; perchè le varie specie di monete possono essere ora più ora meno desiderate dagli uomini, e trovarsi or l’une, or le altre, ora tutte, in maggiore o minore abbondanza. Solo conviene avvertire, che il rapporto fra la moneta e i generi potendo variare, o per cambiamento accaduto nei generi, o per


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