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testa dura e ostinata dei Navarra; ma sua sorella si sbiancò in viso.
— Che intendete dire, zia? — balbettò essa.
— Parlo per quel povero galantuomo di vostro padre, chè dispiaceri non gliene mancano....
Si rivolse così dicendo a quell’altra che contava i mattoni del pavimento, col gomito appoggiato alla scrivania e il viso sulla mano, dura anch’essa come un mattone:
— Sai cos’è venuto a fare quel ladro di Rametta? Vuol prendergli la zolfara!... per un pezzo di pane! Gli ha dato corda lunga per mangiarselo vivo!...
— Ah, Signore! — esclamò Nina.
— Quello neanche al diavolo crede. Se ha prestato del danaro a tuo padre fu per mettergli il laccio al collo. Ora l’ha citato e vuol porre anche