Pagina:Verga - Eva.djvu/214

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e di musica rimbombante. Tutto ciò mi saliva alla testa, mi ubbriacava. Ero rimasto attonito, quasi annichilato, dinanzi a quella tempesta del cuore, come dinanzi ad una tempesta degli elementi. Uscii dal palco dopo di Enrico, e lo cercai inutilmente pei corridoi, in platea, sul palcoscenico, dappertutto. Dov’era andato?

Vidi l’elegante coppia che aveva attirato tutti gli sguardi dirigersi verso il buffet e la seguii. Quella strana avventura mi aveva gettato in una singolare preoccupazione. Il trovatore si tolse la maschera; era veramente il conte Silvani, bel giovane, ricco, prodigo, coraggioso. Era l’ora in cui la stanchezza, o il caldo, o il vino, la follia fanno cadere tutte le maschere, ed anche Eva si tolse la sua. Aveva il viso rosso, volse in giro un’occhiata quasi timida; poi si assise in faccia al suo