Pagina:Verga - Eva.djvu/248

Da Wikisource.

— 242 —

che si adorano, che hanno la terribile certezza di doversi separare per sempre, che hanno il cuore a brani, pel dolore, e che devono nasconderlo reciprocamente! Nella madre quel dolore era sovrumano, ma rassegnato, quasi sacro; nel padre era cupo e profondo; nell’ingenua e candida giovinetta era meno dissimulato, ma anche meno vivo, forse perchè a quell’età non si crede giammai intieramente alla sventura.

— Eccoti i tuoi gelsomini, Enrico! disse ella scuotendo il suo grembialino sulle ginocchia del fratello; ed ecco per lei.... aggiunse arrossendo con un grazioso sorriso, e inchinandosi con bel garbo.

La rigraziai commosso al vivo. Il desolato genitore venne a stringermi la mano.

Vidi la madre che si chinava sui cuscini del figliuolo e gli disse qualche parola all’orecchio. Dal triste sorriso con cui il fi-