Pagina:Verga - Vagabondaggio.djvu/92

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84 il maestro dei ragazzi.

nava il capo per la commozione, col cuore tutto aperto a quelle confidenze che cercavano avidamente la simpatia di lei. Egli pure, trascinato dalla sua foga, eccitato dalle sue frasi medesime, si abbandonava, cominciava a sbottonarsi, a scendere fino ai suoi piccoli guai: suo padre che lo contrariava nelle sue inclinazioni, nelle tendenze più spiccate del suo ingegno.... Nei due anni d’Università non aveva imparato nulla. Aveva scritto soltanto dei versi sulle panche della cattedra di Diritto Civile.

— Un vero parricidio! — osservò Carolina sorridendo.

Egli per la prima volta la baciò con un’occhiata d’ineffabile tenerezza.

— Carolina! Carolina! — chiamava il fratello. E sottovoce le disse all’orecchio: — Bada che tutti ti guardano; sei sempre con colui. Chi è? —

Qua e là, dietro i ventagli, e nei crocchi delle ragazze, balenavano infatti dei sorrisi mal dissimulati. Ma Carolina, fiera, lo presentò al fratello: