Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/25

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nella sala dei pagamenti, teatro del furto. L’inchiesta era riuscita a raccogliere tutt’i connotati di quel gentleman, connotati che furono subito comunicati a tutt’i detectives del Regno Unito e del Continente. Alcune anime buone, — e Gualtiero Ralph era del bel numer’uno, — credevano di poter sperare con fondamento che il ladro non la scapperebbe.

Come ognuno può immaginarsi, questo fatto era all’ordine del giorno a Londra ed in tutta Inghilterra. Si discuteva, si scommetteva pro o contro le probabilità del successo della polizia metropolitana. Nessuna meraviglia dunque che i membri del Reform-Club trattassero la stessa questione, tanto più che uno dei vice governatori della Banca si trovava fra loro.

L’onorevole Gualtiero Ralph non voleva dubitare del risultato delle indagini, opinando che il premio offerto dovesse aguzzare singolarmente lo zelo o la intelligenza degli agenti. Ma il suo collega, Andrew Stuart, era ben lungi dal dividere tanta fiducia. La discussione continuò adunque fra i due gentlemen che eransi seduti alla tavola del whist, Stuart dirimpetto a Flanagan, Fallentin di fronte a Phileas Fogg. Durante il gioco, i giocatori non parlavano, ma tra i robbres1, la conversazione interrotta si riappiccava ognor più animata.

«Io sostengo, disse Andrew Stuart, che le probabilità sono in favore del ladro, che dev’essere certamente un uomo molto abile!

  1. Il whist si giuoca fra quattro persone, a due a due. Il robbre è una serie di due partite, dopo la quale i compagni si mutano. Talvolta si gioca il whist in tre col morto.