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56 un capriccio del dottor ox.


Benchè fossero entrambi d’accordo su questo argomento, non cessarono per via di bisticciarsi con una vivacità assolutamente biasimevole. Il suono delle loro voci eccheggiava nelle vie, ma sicccome tutti i passanti parlavano collo stesso tono, la loro collera pareva naturale e non ci si badava.

Le cose erano a tale che un uomo pacato sarebbe stato considerato come un mostro.

Il borgomastro ed il consigliere, giunti al pòrtico del campanile, erano nel massimo furore. Non più rossi, ma pallidi. Quella terribile discussione, benchè fossero d’accordo, aveva determinato alcuni spasimi intestini e si sa che il pallore è indizio della collera spinta agli estremi limiti.

A piedi della stretta scalinata della torre vi fu un vero scoppio. Chi doveva passar primo? Chi primo doveva porre il piede sui gradini della scala a chiocciola? La verità ci obbliga a dire che ci fu più d’uno spintone e che il consigliere Niklausse, dimenticando tutto quanto doveva al suo superiore, al magistrato supremo della città, respinse violentemente van Tricasse e si slanciò primo nell’oscura via.

Entrambi salirono facendo i gradini a quattro a quattro ed avventandosi gli epiteti più disgustosi. Vi era da temere che un terribile scioglimento si compiesse sulla cima di quella torre alta 357 piedi sopra il lastrico della via. Ma i due nemici presto ansimarono, ed un minuto dopo, all’ottantesimo gradino, cominciarono a salire stentatamente respirando forte, ed allora, effetto forse della loro ansia, se la collera non cessò del tutto, almeno non si tradusse più con una serie di qualificativi sconvenienti. Tacevano, e, cosa bizzarra, pareva che la loro esaltazione scemasse mano mano che andavano su. Il loro spirito si acquetava, il ribollimento del loro cervello cessava al par di quello d’una caffettiera che si allontani dal fuoco. Perchè? A codesto perchè non possiamo fare alcuna risposta; ma il vero è che giunti ad un certo pianerottolo a 266 piedi sopra il livello della città, i due avversari sedettero, e, più sereni, si guardarono in volto senza collera.

— Come è alto! disse il borgomastro asciugandosi la faccia rubiconda colla pezzuola.