Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/29

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prestamente alzandosi; Entra, e siedi, soggiunse, perchè le tue delicate membra offenderebbe il raggio ardente del Sole. Sia come vuoi, diss’ella, e si abbandonò accanto di lui, e quindi cominciò inclinandosi alquanto vezzosa; Buon Faone... ed egli esclamò interrompendo: Chi ti ha rivelato il mio nome, perocchè Faone non essendo che nocchiero, come molti di Lesbo, non può immaginarsi, che noto sia, e celebrato nella bocca degli uomini stranieri, e molto meno in così bella e sì soave. Ed ella rispose; Forse avverrà che il tuo nome divenga, più che non credi, ripetuto; per ora ti basti il sapere qual sia il mio desiderio. Bramo che tu mi trasporti in Cipro, e che prestamente mi compiaccia, deviando anche il tuo viaggio, se te lo hai proposto verso altri lidi. Faone rispose; E come posso io prestamente ubbidirti? Guarda che immobile cristallo è il mare, Eolo, così inesorabile nelle tempeste, or mi ricusa il soffio più leggiero. Meglio è che