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Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/51

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stese il piede verso di lui, il quale non potè evitare l’inciampo, e però cadde prostrato e deriso dalla moltitudine, mentre il vincitore seguitava la sua carriera fra gli applausi. Giunto solo alla meta, ne staccò la sospesa corona di alloro, e se la pose in fronte, scuotendo da i capelli la polvere e tergendo il sudore. Gli altri tutti deviarono fuori dello stadio come già inutile fatica il trascorrerlo più oltre. Era il giovine vincitore un cittadino di Tenedo, per la sua destrezza nel corso, nominato Achille, a cui sì spesso Omero diede l’epiteto di piè veloce.