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mano il prezzo? Non è certamente il solo bisogno che lo constituisca. Per convincerci di questo, basta il riflettere che l’acqua, l’aria, e la luce del sole non hanno prezzo alcuno, eppure di niuna altra cosa abbiam tanto bisogno, quanto di queste. Le cose tutte, le quali comunemente si possono avere, non hanno prezzo alcuno, perchè il bisogno non basta a dar prezzo a una cosa.

Nemmeno la sola rarità d’una merce basta a darle prezzo. Una medaglia, un cameo antico, una curiosità d’istoria naturale, e simili oggetti, benchè fossero rarissimi e di sommo valore presso alcuni, o curiosi, o amatori, pure nel mercato troverebbero comunemente poco, o nessun prezzo.

L’abbondanza d’una merce influisce sul di lei prezzo; ma per nome d’abbondanza non intendo l’assoluta quantità di essa esistente, ma bensì la quantità delle offerte che se ne fanno nella vendita. Ogni quantità di merce occultata alla contrattazione non entra a influire nel prezzo, ed è come non esistente. Dirò adunque che l’abbondanza assoluta non è un elemento del prezzo, ma lo è l’abbondanza appa-


rente.