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Pagina:Versi di Luigi Plet.djvu/8

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La terra ella cambiò col paradiso
     15Recando intatta la virginea vesta;
     Onde, seduta or di Sïon sul monte,
     Se ne sta coll'Agnello a viso a viso;
     E a seguitarlo ovunqu'Ei vada è presta,
     Scritto il nome di Lui portando in fronte;
     20Passa talora al fonte
     Ch'acque vitali getta e, fra la schiera
     Delle più care a Dio, prende ristoro;
     Manto di bisso ed oro
     La copre e adorna in singolar maniera:
     25Su i vanni del rapito Vangelista
     Mi librai col pensiero e tal l'ho vista!


Ben so che, vago del gentil suo velo
     E de’ suoi pregi, al sen l'avrebbe stretta
     Regio garzon, di fe' con santo giuro;
     30Ma deh! che dir se, a lui rivale, il cielo
     A più splendide nozze aveala eletta
     In soggiorno più ricco e più sicuro?
     Al paragone oscuro
     È ogni stato quaggiuso, ogni decoro;
     35Ella, alla mensa or del divin suo Sposo,
     Inno misterioso
     È a cantar scelta nel più scelto coro;
     E quell'inno uscir può della sua bocca
     Sol perchè Dio chiamolla ancor non tocca.