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126 Viaggio al S. Gottardo.

lor militare delle coorti d’Augusto guidate da Druso1.

Si sarà accorto l’erudito lettore che abitatori de’ monti che ci stanno intorno erano in gran parte quelle Genti Alpine che Augusto gloriavasi d’aver domate, e per le quali, sebbene piccioli popoli fossero, gli fu eretto il magnifico trofeo nelle Alpi marittime al confine occidentale dell'Italia, cioè alla Tur-

  1. I Brenni o Breuni che accenna Orazio, e che qui si vogliono omonimi cogli antichi abitanti di Val di Blegno, sono allogati da altri forse con maggior fondamento in Tirolo; ciò che il gruppo d’altissimi monti tra l’Eno e il Marano, chiamato il gran Brenner, se non chiarisce al tutto, rende probabile molto più. Orazio alla Vindelicia gli approssima, che è la Baviera. Vindelici didicere nuper quid Marte posses. Milite nam tuo Drusus Genaunos, implacidum genus, Breunosque veloces, et arces alpibus impositas tremendis dejecit acer plus vice simplici. Anche Strabone nel lib. iv gli unisce ai Norici ed ai Vindelici, e Floro stesso: Norcis animos dabant alpes atque nives quo bellum non posset ascendere: sed omnes illius cardinis populos Brennos, Senones atque Vindelicos per privignum suum Claudium Drusum perpacavit. Venanzio Fortunato per fine, tacendo d’altri, nella vita di S. Martino: Si vacat ire viam, meque Bjarius obstat. Qua vicina sedent Breonum loca perge per alpem ec.; le quali autorità si riportano per mostrare quanto ardua e difficil cosa sia l’indicare la precisa località delle quarantatrè genti alpine ricordate dall’epigrafe del trofeo d’Augusto, di cui nella nota seguente (Nota tratta dall’esemplare postillato dal sig. dott. Gio. Labus).