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224 Cortenuova.

pure del ferro della valle del Varrone. Altre volte vi si scavarono miniere di piombo e d’argento, che or sono abbandonate, ma non ignote. Ivi pur trovansi delle buone argille, talora refrattarie pel molto talco che contengono, e delle arene attissime a far cristalli, le quali trasportansi alle vetraie di Varena e di Porlezza. La migliore sta presso Parlasco. L’alto del monte è calcare, e di sasso argilloso è la base. Presso Introbbio nella valle di Troggia v’ha degli indizj di miniera di ferro, e delle piriti: nel vicino torrente d’Acquaduro al canal del Zeppo v’ha del piombo con molto argento: ve n’ha pure al Pendaglio.

Presso a Primaluna veggonsi due piccole terre, Gera e Barcone, distrutte e coperte per la massima parte dalle ruine del monte che loro corse sopra nell’anno 1763, essendosene la superficie staccata dal nocciolo e spaccata: più di cento persone vi perirono. Fu questo probabilmente l’effetto delle acque e delle piriti, ed altri minerali che ivi si scorgono. Il monte che abbasso è di rocca micacea, in alto è calcare come l’opposto Moncodine. Un marmo nero calcare purissimo trovasi presso al Chiuso in istrati perpendicolari.

Oltre Introbbio si tragitta e s’abbandona la Pioverna, viensi a Pasturo e Baiedo, sopra i quali paesi scavansi miniere di ferro