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322 Elettrometria

nel villaggio di S. Pietro. Il sesto, largo 975, termina poco oltre Caldiero verso Laveno, e ivi ricomincia la pirite, larga pur essa un miglio e divisa in filoni, la quale termina a un miglio e mezzo sopra Laveno1.

Al di là del lago sotto Ogebio si perde il carbon fossile, e la miniera è soltanto di pirite.

Ricercò Pennet la miniera stessa in val Cuvia, ed indicò il bordo settentrionale della pirite circa cento braccia avanti di giugnere dalla strada maestra alla prima casa di Mesenzana2. Termina, secondo lui, la pirite, e comincia il carbon fossile a Pienate, piccol casolare sopra la stessa Mesenzana, avendo la direzion sua verso Rancio.

Non attraversò Pennet la miniera in tutta

  1. Poco al nord di Porto v’è molto scisto calcare bituminoso che suol essere vicino al carbon fossile. Avendo io in que’ medesimi contorni condotto dopo alcuni anni Vincenzo Anfossi, ebbe negli stessi luoghi a un di presso i medesimi fenomeni di Pennet. Dico a un di presso, perchè dove Pennet, per esempio, indicato m’aveva un filon di carbon fossile largo 1000 passi, Anfossi m’ha indicato il filone stesso diviso in molti piccoli filoni, frammezzati da non-sensazioni: il che nacque, cred’io, perchè Pennet trascurò di avvertirmi de’ piccioli vôti. Anche Anfossi stando in barca, sul Verbano fra Intra e Porto, coi piè sur un ferro che coll’acqua comunicava, sentì quel caldo e quel freddo che indizj sono di carbon fossile o di pirite di zolfo.
  2. Ivi poi trovossene un piccolo filone.