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8 VIAGGIO

se con la storiella delle necessità del suo convento, e della povertà del suo ordine — e con grazia sì schietta, e con tal atto di preghiera negli sguardi ed in tutta la persona — io era ammaliato, non essendone stato commosso —

— Ragione migliore si è, ch’io aveva prestabilito di non dargli neppure un soldo.


IV. IL FRATE

CALAIS


Ben’è vero, diss’io, rispondendo all’alzata d’occhi con che conchiuse la sua domanda — ben è vero — e Dio non abbandoni mai chi non ha altro rifugio fuorchè la carità del mondo, la quale temo non abbia assai capitale che basti a tante grandi pretese — e perpetue.

Mentr’io proferiva le parole grandi pretese, ei lasciò correre l’occhio sopra la manica della sua tonaca — Sentii tutto il significato di quel richiamo. — Lo so, diss’io, — una ruvida vesta, e ad ogni terz’anno, con una magra dieta — non è gran cosa. E appunto rincresce alla vera pietà, che potendosi sì poca cosa guadagnar con poco sudore, e con pochissima industria sopra la terra, il vostro ordine brami piuttosto di procacciartela instando per quel capitale che è l’unico avere del zoppo,