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[SEZIONE QUINTA]

[POLITICA POETICA]

[CAPITOLO PRIMO]

della politica poetica, con la quale nacquero le prime
repubbliche al mondo di forma severissima aristocratica

582In cotal guisa si fondarono le famiglie di sí fatti famoli, ricevuti in fede o forza o protezione dagli eroi, che furon i primi soci del mondo, quali sopra abbiamo veduti. De’ quali le vite eran in balia de’ loro signori, e, ’n conseguenza delle vite, eran anco gli acquisti; quando essi eroi, con gl’imperi paterni ciclopici, sopra i loro propi figliuoli avevano il diritto della vita e della morte, e, ’n conseguenza di tal diritto sopra le persone, avevan anco il diritto dispotico sopra tutti i di lor acquisti. Lo che intese Aristotile ove diffiní i figliuoli di famiglia esser «animati strumenti de’ loro padri»; e la legge delle XII Tavole, fin dentro la piú prosciolta libertá popolare, serbò a’ padri di famiglia romani entrambe queste due parti monarchiche: e di potestá sopra le persone e di dominio sopra gli acquisti. E, finché vennero gl’imperadori, i figliuoli, come gli schiavi, ebbero una sola spezie di peculio, che fu il profettizio; e i padri, ne’ primi tempi, dovettero avere la potestá di vendere veramente i figliuoli fin a tre volte; che poi, invigorendo la mansuetudine de’ tempi umani, il fecero con tre vendite finte, quando volevano liberare i figliuoli dalla paterna potestá. Ma