Pagina:Vico - La scienza nuova, 1, 1911.djvu/139

Da Wikisource.

idea dell’opera 45

tural corso di cose umane, le lingue, appo gli Assiri, Siri, Fenici, Egizi, Greci e Latini, si truovano aver cominciato da versi eroici, indi passati in giambici, che, finalmente, si fermarono nella prosa; e se ne dà la certezza alla storia degli antichi poeti, e si rende la ragione perchè nella lingua tedesca, particolarmente nella Slesia, provincia tutta di contadini, nascono naturalmente verseggiatori, e, nella lingua spagnuola, francese ed italiana, i primi autori scrissero in versi.

Da si fatte tre lingue si compone il vocabolario mentale, da dar le propie significazioni a tutte le lingue articolate diverse, e se ne fa uso qui sempre, ove bisogna. E, nella Scienza nuova la prima volta stampata, se ne fa un pieno saggio particolare, ove se ne dà essa idea: — che dall’eterne propietà di padri, che noi, in forza di questa Scienza, meditammo aver quelli avuto nello stato delle famiglie e delle prime eroiche città nel tempo che si formaron le lingue, se ne truovano le significazioni propie in quindeci lingue diverse, così morte come viventi, nelle quali furono, ove da una ove da un’altra propietà, diversamente appellati (ch’è ’l terzo luogo nel quale ci compiacciamo di quel libro di già stampato). Un tal lessico si truova esser necessario per sapere la lingua con cui parla la Storia ideal etema sulla quale corrono in tempo le storie di tutte le nazioni, e per potere con iscienza arrecare l’autorità da confermare ciò che si ragiona in Diritto natural delle genti e, quindi, in ogni giurisprudenza particolare.

Con tali tre lingue (propie di tali tre età, nelle quali si celebrarono tre spezie di governi, conformi atre spezie di nature civili, che cangiano nel corso che fanno le nazioni), si truova aver camminato con lo stess’ordine, in ciascun suo tempo, m’acconcia giurisprudenza.

Delle quali, si truova la prima essere stata una Teologia mistica, che si celebrò nel tempo ch’a’ gentili comandavano i dèi; della quale furono sappienti i poeti teologi (che si dicono aver fondato l’umanità gentilesca), ch’interpetravano i misteri degli oracoli, i quali da per tutte le nazioni risposero in versi. Quindi, si truova nelle favole essere stati nascosti i misteri di sì fatta sapienza volgare; e si medita così nelle cagioni onde poi i filosofi ebbero tanto disiderio di conseguire la sapienza degli