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1 78 LIBRO PRIMO — SEZIONE TERZA

De Indicis i; degli abitatori della Virginia, Tommaso Aviot 2; di quelli della Nuova Inghilterra, Riccardo Waitboi’nio; di quelli del regno di Sciam, Giuseffo Scultenio (a) 3. Laonde Seneca conchiude: «Qutim de immortalitate loquimur^ non leve monientum apud

(a) Tanto che da queste nazioni ancora deve esser andato ad imparare o insegnare il dogma dell’immortalità dell’anima umana Pittagora! Laonde Seneca ecc.

rici, Anno 1599), stampata(con frontesp. e numeraz. a parte) in séguito alV Itinerarium indicum del medesimo autore. Ma in quest’opera non v’è nulla di ciò che dice il V. Tuttavia, ho fondato motivo di credere che la sua non sia un’errata citazione di terza quarta mano. Infatti nell’antico catalogo della Biblioteca oratoriana di Napoli (nella quale il V. studiò per molti anni e di cui catalogò e apprezzò il fondo Valletta) è segnata (10, 5, 31) sotto il nome del v. Linsch. una Indice Orientalis Deteriptio, divisa in 11 parti, nella quale i fratelli Gio. Teodoro e Gio. Israele de Bbt, raccolsero scritti di vari autori, e principalmente del v. Linsch., intorno all’argomento. Ora, nella Pars VI, Veram et historicam descriptionem auriferi regni Guinea, ad Africani pertÌ7ientis,quod alias ^litlua de Tnina>’ vocant,continens, qua situs loci, ratio urbium et domorum, portus item et flumina varia, cum variis incolarum superstitionibu^, educatione, forma, commerciis,linguis et moribus, succincta brevitate explicantur et percensentur, latinitate ex germanico donata studio et opera M. GoTARDi Arthus Dantiscani, Illustrata vero vivis et artificiosissime in oes incisis iconibus inque lucem edita a Jo. Theod. et Jo. Israel de Brt fratribns (Francof. ad M., Ex offic. Wolf. Richteri, Anno MDCIV). p. 42, si dice: «Accidit enim non semel ut Baiavi cum ipsis [gli abitanti della Guinea] conversantes... interrogarint... quo morientes migrent... Respondebant... mortuos... in alium quidem mundum migrare; at quomodo et quo, illud vero se nescire».

«Historia naturale e morale delle Indie, scritta dal r. padre Gioseffo di Acosta, della Compagnia del Giesù,A’e/Za quale si trattano le cose notabili del Cielo e degli Elementi, Metalli, Piante et Animali di quelle; i suoi riti e ceremonie; Leggi e governi e guerre degli Indiani, Xovamente tradotta dalla lingua Spagnuola nella Italiana da Gio. Paolo Gallucci Salodiano, Accademico Veneto, Con privilegii (In Venetia, Presso Bernardo Basa, AU’ Insegna del Sole, MDXCVi;, lib. V, cap. 7 {Delle superstitioni che usavano con gli Morti), p. 103.

2 Né questo Tommaso Aviot né U Waitbornio, di cui appresso, sono riuscito a identificare. Gesuiti non debbono essere, perché non li menziona il Sommebvogel. Ma chi sa in qual modo il V. avrà storpiato i loro nomi.

8 Cioè loost Schouten, il quale scrisse nel 1636 i Beschrijvinge van de Regeeringe, Macht, Religie, Costuymen... des Coningriicks Siam, pubbl. per la prima volta nel Beschrijving van het... lapati, di Francesco Caron (Amsterdam, 1648). — Ne ho innanzi una traduz. frane: Relation du Royaume de Siam par Ioost Schouten, directeur de la Compagnie hollandoise en ces quartiers-là, inserita in [Melchisedech ThÉVENOt], Relation de divers voyages curieu-x qui n’ont esté publiés ouqui n’ont esté traduits d’HACLDTT, de Purchas et d’autres voyageurs anglois, hollandois, portugais, allemandes, espagnoles, et de quelques persans, arabes et autres auteurs orientaux, Enrichie de figures de plantes non décrites, d’animaux inconnus à l’Europe et de cortes géographiques de pays dont on n’apoint encore donne de cortes