Pagina:Vita Nova.djvu/5

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GLI EDITORI.



Egli non può negarsi, che la Vita Nova di Dante Alighieri stato non sia fin qui tal libretto, che, ad onta delle molte cure che v’hanno spese intorno critici riputatissimi, abbia, resistito in parecchi luoghi all’acutezza de’ più perspicaci, sia per vizio di disposizione, sia per guise di dire malconce ed oscurate da copisti. Venutoci però da poco tempo alle mani un codice cartaceo in quarto 1, scritto sull’incominciare del secolo XV, e da noi esaminato, parve offerire di questa operetta una lezione tanto limpida e sicura, che sperammo acquistar grazia presso gli eruditi, rendendola, come facciamo, di pubblica ragione. E perchè i lettori avessero perpetuo argomento di ammirare l’interezza di questo testo, divisammo di corredarlo in margine delle varianti ricalate dalle più celebri edizioni che della Vita Nova uscirono fin

  1. Passato dalle mani del sig. Antonio Figna libraio di Forlì a quelle di Annesio Nobili stampatore libraio in Pesaro.