Pagina:Vita di Cristoforo Colombo.djvu/45

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CAPITOLO tu 9 doveva esser nel trattar della professione sua dagli scrit- tori levato fuor de' meccanici, e di coloro, eh' esercitano arti manuali. Il che però volendo alcuno afifermare, fon- dato sopra quel , che scrive un certo autore in una sua cronica, dico, ch'io non mi porrò altrimenti a negare ciò, chiedendo termine, o modo per provare col testimoni il contrario; coQciossiachè, siccome per chiarezza, e veriflca- tione d'una cosa, che oggimai non è in memoria degli uomini, non fa fede, né è evangelio quello, che colui ne scrive ; cosi non farebbe fede, che io dicessi aver da mille inteso il contrario. Né voglio mostrar la sua falsità con le istorie degli altri, che di don Cristoforo hanno scritto, ma con le scritture, e col testimonio di questo medesimo au- tore, in cui si verifica quel proverbio, che dice, Mendacem vportet esse memorem, cioè che il bugiardo dee avere me- moria ; perciocché, s' ei n'è privo, contradirà a quel, che avanti disse, ed affermò : siccome il detto autore fece in questo caso, dicendo in una sua comparazione delie quat- tro lingue sopra quel verso. In omnem terram exivit sonus eorum, cosi fatte parole: « Questo Cristoforo Colombo, avendo ne'suoi teneri anni imparati i principj delle lettere, poi che fu in età adulta, si diede all'arte del navigare, e se n'andò in Lisbona in Portogallo, dove imparò la cosmografia, e gli fu insegnata da un suo fratello, che quivi faceva carte da navigare, con la qual cosa, e con quel, che ragionava con quelli, che andavano a san Giorgio della Mina da Por- togallo in Africa, e con quel che egli aveva letto ne' co- smografi, si pensò di potere andare a queste terre, che egli scopri. » Per le quali parole manifesta cosa è, eh' ei non esercitò arte meccanica, o manuale ; poiché dice, che Im- piegò la puerizia in imparar lettere, e la gioventù nella na- vigatoria e cosmografia, e la sua maggior età in scopri. menti. Di modo ciie lo stesso autore si convince di ialèo