Pagina:Vita di Dante.djvu/68

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la famiglia, e i legittimi amori così ben descritti dal Cacciaguida. E finalmente (per non oltrepassare 1’epoca di che parliamo, e non venire più giù agli amori insanguinati del 1300 e del 1400, agli sfrenati del 1500, ed agli effeminati del 1600 e 1700, fino a Parini, Alfieri e Napoleone, che ce ne guarirono), ai tempi dico di Dante e Petrarca, se non erano più così semplici gli amori ed i costumi come testé, ei furono fecondi almeno di altissima poesia; tanto che, cantate da’ loro amatori parecchie donne di quel tempo, toccò a due di esse la sorte, qualunque sia, d’esserne immortalate. E servaci così di nuova scusa l’importanza storica di siffatti amori.
Chi voglia poi intender bene la vita privata e pubblica dei cittadini o vicini del medio evo, è necessario si figuri non solo i piccoli interessi di ogni città, ma anche quelli più piccoli del setriere, o vicinato, in che vivevano. Vedremo altrove sorgere da tali circostanze anche gli eventi politici della vita di Dante. Qui intanto è da sapere, che vivendo Alighieri il padre e suoi consorti discendenti di Cacciaguida nelle lor case presso a San Martino del vescovo,