Pagina:Vocabolario del dialetto napolitano (Rocco 1882, A - CAN).djvu/221

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AST– 199 –AST


Astratto. Rapito. Tard. Vaj. p. 47. Lo mpiso, tutto astratto a le cose de Dio, se scorda d’ogne passione umana. Ol. Nap. acc. 2. 49. Vecco Masaniello Llà stace astratto.

Astrecare. Lastricare, Fare il battuto.

Fig. Fas. Ger. 20. 60. De gamme, vraccia e capo nn’è la terra E de l’arme astrecata de li cane.

Astrecaro. Muratore vecchio che viene adoperato a battere il solajo ossia il battuto.

Astreciello. Dim. di Astreco. Ol. Nap. acc. 4. 8. Vedette Milla ncopp’a n’astrecielio. (La st. ha astriciello).

Astreco. Battuto sulla parte più alta della casa fatto di piccolissime pomici o lapilli intrise con calcina. Dicesi Astreco a cielo quando non ha nessuna copertura, e Astreco caruso quando non ha parapetto. Il solajo battuto nell’interno delle case ed altrove dicesi pure Astreco; e Preta d’astreco è un pezzo quadrangolare della stessa materia, che serve soprattutto alle lavandaje per lavarvi su i panni soffregandoli col sapone. Mandr. ep. 5. 6. Ped astreche, feneste e pe portelle. Sciat. 1. p. 230, Aparanno ncoppa l’astreco la cometa. Tior. 7. 1. E berdembruno l’astreco deventa. Cap. Son. 234. Lo spannette Ncopp’a l’astreco.

Fig. Culmine, Il più alto punto. Cort. V. de P. pref. Che lo poeta saglia a trionfare ncoppa l’astreco de la grolia. Bas. Pent. 2. 6. p. 203. Le voleva bene nzi ncoppa l’astreco. Sarn. Pos. 1. p. 187. Serenissima autezza nfi ncoppa a l’astreco.

Jettarese da n’astreco pe quarcuno e simili vale Fare qualunque sacrifizio. Cort. Lett. p. 212. Pe te se jetta e brociola, Si nc’è scala perrò, da coppa n’astreco. E p. 223. E po pe te… me sbalanzo da n’astreco.

Vattere l’astreco vale Battere il solajo. Conv. di Pietr. (?) Ncoppa a lo cuorejo tujo Lo vizio puorco nce ha vattuto l’astreco. (Qui fig.)

Fare chiagnere astreche e lavatore vale Riuscire in imprese amorose.

L’astreco scorre e la casa chiove si dice quando i malanni si succedono o 8i moltiplicano.

Astrega. Corruzione di Astrea. Tior. 9. 3. La valanza de l’Astrega.

Astregnere. Astringere, Stringere. Cap. Son. 1 1. Po quanno pare a te che l’agge astrinto, Fance na bona cauda e miette sale. (Considera un cervello sfasciato come se fosse una botte). E 208. Me senco ncanna astregnere lo sciato.

Costringere, Sforzare. Bas. Pent. 3. 10. p. 359. Fu astritto a portaresella a na casa poco lontano. E 4. 8. p. 88. L’età soja… l’astregneva a restarese a le faude de chelie montagne.

Accelerare, Stringere. Tard. Def. 213. E pognenno sott’a la coda de l’aseno, astregne tale carrera, che non potennolo tenere, derrupa ec.

Astregnerse vale Stringersi nelle spalle.

Stringersi insieme, Raccogliersi. Cap. Il. 5. 103. Li nnemmice… Se mantennero astritte e no mollajeno.

Astregnere lo linzo vale Rubare secondo il de Ritis. Cap. Son. 8. Ca chi parea d’astregnere lo linzo Se pigliarria lo fummo de lo strunzo.

Astregnetora. Lo stesso che Stregnetora.

Magnare astregnetora in gergo vale Digiunare o Stare a stecchetto. Cerl. Specch. cav. 1. 8. Misero me! che pranzerà se resta? — Magnarrà astregnetora.

Per ischerzo si usa per Abbraccio, Amplesso.

Astremetà. Estremità. Stigl. En. 5. 62. A Croanto donaje de tela d’oro No casaccone, e pe l’astremetate Ncefaceano a sconciglie no lavoro De porpora duje frise arragamate.

Astremo. Estremo. Bas. Pent. ntr. p. 19. Non sapenno che partito pigliare a sto astremo abbesuogno.

È usato in forza di nome. Mandr. as. 3. 28. Perchè già ne l’astremo isso se vede. E rep. 2. 11. Tutte l’astreme fuje: fuje l’arbascia, Spese vane e fatiche senza famma. Pag. Rot. 17. 21. E da li duje astreme allontanato. Perr. Mal. Ap. 8. Perch’onne poesia corre a l’astremo.

Astrinto. Part. pass. di Astregnere.

Caso astrinto dicesi di quel cacio che non ha punto occhi.

Astritto. Part. pass. di Astregnere. Stretto, Angusto. Tior. 7. 5. Ca dinto a cer-