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DEL RADDOPPIAMENTO DELLA CONSOSANTE IN CERTE PAROLE COMPOSTE


Anche in questo punto l’ortogrnfin italiana è assai incerta, almeno per i non Toscani, ed è per conseguenza necessario ridurla. ad unità, ponendo nnche in ciò alcune regole, le quali dipendono dollu. rotta pronunzia. e dalla natura {unica delle particelle che entrano n, comporre molto parole, delle quali qui si diecorre. Queste particelle le divideremo in due classi, in quelle che si usano anche fuori di composizione, e in quelle che si usano nolo in composizione.

1° Le prime sono A, Da, Contra o Contro, Tra, Già, Intra, Sopra o Saura, Satin, Su. Di esse la maggior parte hanno virtù di raddoppiare la consonante semplice del secondo elemento della. pnroln composta1 lo altre non l‘ hanno. Le prime sono A, Da. Conlra, Tra o Ha, Già, bitra. Sopra e Su,- lc seconde, Contro e Sullo. Ed anche qui si capisce facil- mente la ragione del raddoppiare 0 non raddoppiare lo consonante, sol che si faccia at- tenzione nl valore fonico di tali particelle non composto, ma. usate nella. serie del di- scorso. Se io dico: A me, A (c, A wi, A fare, A dire, A (anta, A dosso, Da me, Da le, Da tutti, ec. Già fu, Già mai, cc. Su ma, Su lo, Su lui. 00., l'orecchio sento sul)th che io pronunzio queste locuzioni come se fossero scritte compostamente Dammè, Datti, Dultuth', ec. L'ria/fù, Ginmmm', Summè, Sullè, Sullui. E quwta è la. ragione che spes- sissimo a‘ incontrano cosi addossato nein antichi manoscritti, nei qunli la. scrittura rappresentava la pronunzia. 31h non mai s' incontrerebbero Dimmè, Dillè. Cantrmmnina, Sottossala; perché, scritti divismnonte, si sente che quello particelle non operano sulla con- sonnnte della parola che segue quello stesso che le altre, o la voce col'm via dalla. loro vocale sulla mnsonante seguente. Pni'ciù scriveremo:


ubbàftm approvare daldmndygine sopram'ylio avea nta arrirure dal/bip“: sopracropi-rla acciò - arralure dacmnlo sopnuldilto acmxlare assalire (IllpIÌI'ÈSSD sapmmmmm addobbare avvenire dapprima soprummaltòne addiihba nwcnturare daltu’rno saprannonn mltlokire mntruhhmulo davvéro ' addossare cmzlmbhilzmcinw Iivnumt‘llrrr

urIIiòsso conlruu'aml/iarc frammischiarc sapraslare a/ì'mre mmt mrldire fruppu'rrc soprallmére nylfliagm'z contra/fare yiummai saprai-11mm: alluta contra/['er intrawadc're suddélto ullcnIare cantrammina intratwcnire mimmlm‘ulfl ammannire conlnxppérre soprabbandurc surriferila mmaiure contrasségno sapramiriru suovi. oc. appérrc

Mn con le particelle Contro e Sulto, il raddoppiamento non si fa, e scrivesi:

contrubdlh'rc ' controllarne sonori-"[0 solfulìrm cardromiun sullomln) saltati-SIA" sommi!“ conlrumum soltobam'u sottolinea saflunipm, ec.

2° Le particella che usansi solo come prefissi, sono antw, anti, nrci, de o di, I'ntra, pro, ,u-e, ri, so (dal latino sub), sta (ail‘rrcsi di qucsta) e sh'u. Delle quali la solo. so raddoppia In consonante,

’ sommare sossàpra sollevare xommuòven’, cc. sacchiihltrc

I in tnlo composillnno In nustrn Iingnn, pm' lll'ettu non. nmmu. pruh'liwfl mi In roca «Mm n roll",