Pagina:Yambo, Ciuffettino.djvu/154

Da Wikisource.

— 140 —


E Ciuffettino, dinanzi alla tremenda minaccia, raccontò la propria istoria. Mangiavento rideva sotto i baffi, ascoltando. In ultimo disse:

— Mio caro ragazzo, dopo le tue monellerie, certe lezioni te le sei meritate. Tu starai a bordo, con noi, a lavorare, e verrai con noi alle Antille: e dopo un anno di navigazione, tornerai a casa guarito di tutte le tue grullaggini: avrai le mani callose e il colore abbronzato, ed amerai lo studio ed il lavoro. Tornerai a casa trasformato. Tuo padre, perdendo un birichino, acquisterà un uomo... E me ne ringrazierà.

Dopo una pausa, il degno marinaio aggiunse:

— Ma tu devi aver fame, caro Burattino... cioè, Ciuffettino. Ti piacciono le aringhe salate?

Ciuffettino storse la bocca.

— Eppure le devi mangiare, perchè a bordo non c’è altro. Tu avrai due aringhe e il tuo cane una bella zuppa. E voialtri, figliuoli, attenti alla manovra!

E così il nostro eroe, dopo mille peripezie strane, per colpa della sua testolina bislacca, si trovò costretto ad abbandonare il bel cielo della patria.