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2 pensieri (2000-2001-2002)

la nazione francese è la piú socievole di tutte, la sede della società e non vive quasi che di società. Ora, lasciando stare che lo spirito umano non fa progressi generali o nazionali se non per mezzo della società, e che dove la società è maggiore per ogni verso quivi sono maggiori i progressi del nostro spirito, e quella tal nazione si trova sempre, almeno qualche passo, piú innanzi delle altre e quindi in istato piú moderno; lasciando questo, osservo che la società e la civiltà tende essenzialmente e sempre ad uniformare. Questa tendenza non si può esercitare se non su di ciò che esiste, e l’uniformità che deriva sempre dalla civiltà, non può trovarsi né considerarsi che in quello che successivamente esiste in ciaschedun tempo. Quindi è che la nazione francese essendo sempre piú  (2001) d’ogni altra uniformata nelle sue parti, in virtú della eccessiva società e quindi civiltà di cui gode, ella non può esser mai in istato antico, perché altrimenti non sarebbe uniforme a se stessa. Cioè que’ francesi che in ciascun tempo esistono sono sempre uniformi tra loro e non agli antichi, altrimenti non sarebbero uniformi agli altri francesi contemporanei. E cosí ogni novità di costumanze o di opinioni, ogni progresso dello spirito umano divien subito comune ed universale in Francia, mercé della società che in un attimo equilibra fra loro e diffonde e uniforma e generalizza e pareggia il tutto.

Ecco la ragione per cui la Francia dovette necessariamente rinunziare alla sua lingua e parole antiche; per cui la sua lingua ebbe bisogno di una totale riforma ed innovazione; per cui essa è precisamente e sotto ogni rapporto lingua moderna.  (2002) Giacché la lingua non può non esser quello che è la nazione che la parla.

Dalle dette ragioni però séguita che lo stato, i costumi, lo spirito della nazione francese, deve rapidissimamente e senza interruzione e universalmente