Pagina:Zibaldone di pensieri VII.djvu/207

Da Wikisource.
200 pensieri (4258-4259)

che a me paiono estreme. Ma per lodarlo, aspettiamo di sapere almeno, con certezza, che egli non sia il pessimo dei possibili. - Quel che ho detto di bontà e di cattività, dicasi eziandio di bellezza e bruttezza di questo ordine ec. (21 marzo 1827). A  (4259) veder se sia piú il bene o il male nell’universo, guardi ciascuno la propria vita; se piú il bello o il brutto, guardi il genere umano, guardi una moltitudine di gente adunata. Ognun sa e dice che i belli son rari, e che raro è il bello.


*    Graziato, aggraziato, disgraziato ec. per grazioso, mal grazioso ec. Purgato, épuré ec. per puro.


*    Scappare-scapolare. Saltabellare. Scartabellare.


*    περιστερά―περιστέριον, περιστερίδιον. Vedi Casaubon., ad Athenae. l. XIV, c. 20. init.


*    Entro a pochi dí, per fra pochi dí. Bartoli, Missione al gran Mogol, ed. Roma, 1714. p. 72. Cosí diciamo dentro il termine di tanti giorni, e simili.


*    Pel manuale di filosofia pratica. A voler vivere tranquillo, bisogna essere occupato esteriormente. Error mio nel voler fare una vita, tutta e solamente interna, a fine e con isperanza di esser quieto. Quanto piú io era libero da fatiche e da occupazioni estrinseche, da ogni cura di fuori, fino dalla necessità di parlare per chiedere il mio bisognevole (tanto che io passava i giorni senza profferire una sillaba), tanto meno io era quieto nell’animo. Ogni menomo accidente che turbasse il mio modo e metodo ordinario (e n’accadevano ogni giorno, perché tali minuzie sono inevitabili) mi toglieva la quiete. Continui timori e sollecitudini, per queste ed altre simili baie. Continuo poi il travaglio della immaginazione, le previdenze spiace-