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il paradiso delle signore

la proprietà d’un disegno, comprano in una volta trecento pezze e pretendono un ribasso di cinquanta centesimi il metro; e siccome pagano a danari contanti, hanno anche lo sconto del diciotto per cento... Il Dumonteil spesso non ci guadagna che venti centesimi: ma lavora, per far andare i telai. Un telaio che non va è un telaio che muore... Ma noi, che abbiamo tante macchine di meno, e dobbiamo anche ricorrere fuori, come volete che possiam resistere?

II Robineau senza batter palpebra si scordava perfino di mangiare.

— Trecento pezze — mormorò. — Ed io ho paura se ne piglio dieci, e a tre mesi... Possono darle a meno di noi, un franco, due franchi. Ho fatto il conto che i prezzi loro son piú bassi del quindici per cento almeno... E cosí il piccolo commercio va all’aria!

Era in un’ora di scoraggiamento. La moglie, inquieta, lo guardava teneramente. Non ci capiva nulla negli affari; tutti quei numeri le spezzavan la testa: era tanto facile ridere e volersi bene! che bisogno c’era di tormentarsi in quel modo? Ma bastava che il marito volesse vincere perché si appassionasse anche lei nella battaglia. Sarebbe morta lí alla scrivania.

— Ma i fabbricanti non si dovrebbero metter tutti d’accordo? — riprese con violenza il Robineau. — Invece d’assoggettarsi a ciò che vogliono gli altri, comanderebbero loro!

Il Gaujean, che aveva ripreso l’arrosto, masticava adagio adagio:

— Ah! perché, perché... Bisogna pur che lavorino, ve l’ho detto. Quando si hanno fabbriche un po’ dappertutto, nei dintorni di Lione, nel Gard, nell’Isère, non si può stare un giorno


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