Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/445

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“bello e divertente, vedere le ondate della folla scorrer e come un torrente sui marciapiedi, sul selciato, in mezzo ad una «confusione di carrozze, nelle grandi ombre ondeggianti, in cui brillavano le scintille delle lanterne e dei becchi di gas.

Ma la calca che sopraggiungeva vociando aveva delle torcie; una luce rossastra veniva dalla Maddalena, gettava sulla turba una striscia di fuoco, si diffondeva da lungi sulle teste «come un riverbero d’ incendio.

Lucia chiamò Bianca e Carolina, gridando, dimentica del dove sì trovava:

— Venite dunque... Si vede benissimo da questa finestra.

Tutte e tre si chinarono, con curioso interesse. Gli alberi le disturbavano, le torcie tratto tratto scomparivano sotto al fogliame. Procurarono di scorgere i signori che erano abbasso; ma la sporgenza di un balcone celava la porta, non distinguevano altro che il conte Mauffat, gettato sulla sua panca come un lugubre involto, col viso nella pezzuola.

Una carrozza si era fermata; Lucia riconobbe Maria Blond, Un’altra che correva, non era sola, un omaccione smontò dietro di lei.

— È quel ladro di Steiner, disse Carolina. Come! Non l’hanno ancora rimandato a Cologna! Voglio vedere il muso che farà entrando.

Esse si rivolsero; ma in capo a dieci minuti, quando Maria Blond comparve, dopo aver per due volte sbagliato scala, era sola. E mentre Lucia, meravigliata, l’interrogava:

— Lui! ah, sì! cara mia, se credete ch’ei salga... È già molto che mi abbia accompagnata fino alla porta... Son lì in dieci o dodici a famare sotto l’attio.

Infatti tutti quei signori s’erano recati colà. Giuntivi nell’andare girelloni per dare un colpn d’occhio ai doulevard, sì chiamavano, davano in esclamazioni sulla morte della povera ragazza; poi discorrevano di politica e di strategia. Bordenave, Daguenet, Labordette, Prullière, altri ancora avevano ingrossato il crocchio. Ed ascoltavano Fontan, il quale spiegava il suo piano di battaglia per prender Berlino n cinque giorni i

Frattanto, Maria Blond, tutt’intenerita davanti al letto, «mormorava come le altre:

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