Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1104

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*   Il verbo spagnuolo traher o traer, che è manifestamente il trahere latino, si adopra alcune volte in significati somigliantissimi a quelli del latino tractare e de’ suoi composti attrectare, contrectare ec. Come traer con la mano, traer entre las manos e simili. Significati ed usi che non hanno niente che fare coi significati o usi noti del latino trahere, né con quelli dell’italiano trarre o tirare (ch’é tutt’uno), né del francese tirer. Traher vale alle volte dimenare e muovere, dice il Franciosini in traher. Ora per dimenare appunto o in senso simile si adopra spesso il verbo tractare, o l’italiano trattare, come in Dante ec. Vedi la Crusca in Trattare e specialmente § 5. Ora io penso che questi significati gli avesse antichissimamente il verbo trahere, perduti poi nell’uso dello scrivere e conservati però nel volgare, sino a passare ad una lingua vivente, figlia d’esso volgare. Ecco com’io la discorro.

Io dico che il verbo tractare, al quale sono effettivamente rimasti i detti significati, deriva da trahere e per conseguenza gli aveva da principio ancor questo verbo; e ne deriva cosí. I latini dal participio in tus, o dal supino, di molti e molti verbi soleano, troncando la desinenza in us e ponendo quella in are [p. 407 modifica](o in ari, se deponente), formare un nuovo verbo, che avea forza di esprimere una continuazione, una maggior durata di quell’azione ch’era espressa dal verbo primitivo. E in questo modo io dico che tractare deriva da tractus, participio di trahere e, significando fra le altre cose manu