Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1316

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[p. 83 modifica] che la inclinazione chiamata da Aristofane πρὸς κρέας μέγα (vedi assolutamente il Menagio, ad Laert., Polemon, IV, 19) fa parer bella e desiderare ai libidinosi una βαθυκολπία eccessiva e maggiore assai delle proporzioni generali e seguite comunemente dalla natura, e quindi non bella. Applicate questa osservazione a tutte le altre idee che ha della bellezza femminile il λίχυος πορνῆς ἐπαγαλλόμενος πυγῇσιν (Crate Tebano, Cinico, ap. Laerzio, in Crat. Theb., VI, 85. Vedi quivi il Menagio). Idee diverse da quelle piú stabilite e comuni e non per tanto radicatissime e sensibilissime in loro, che altrove non riconoscono e non sentono la bellezza femminile (13 luglio 1821).


*    La nostra lingua ha, si può dire, esempi di tutti gli stili e del modo nel quale può essere applicata a tutti i generi di scrittura, fuorché al genere filosofico moderno e preciso. Perché vogliamo noi ch’ella manchi e debba mancare di questo, contro la sua natura, ch’é di essere adattata anche a questo, perché è adatta a tutti gli stili? Ma nel vero, quantunque l’esito sia certo, non s’é fatta mai la prova di applicare la buona [p. 84 modifica]lingua italiana al detto genere, eccetto ad alcuni generi scientifici,