Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1339

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[p. 98 modifica] subito da parola cominciante per vocale ec., ma anche nel pronunziare due o piú consonanti di séguito in una stessa parola, come TRAvaglio ec., quella o quelle consonanti che non hanno altra vocale, s’appoggiano insensibilmente in una e tenuissima; e non possono mai nudamente e puramente addossarsi alla consonante che segue. Eccetto quando quelle due o piú consonanti fanno un tal suono che, benché rappresentato con piú caratteri, è però effettivamente uno solo ed equivale a una sola lettera (lettera non rappresentata nell’alfabeto distintamente e ve ne sono parecchi; del che vedi gli altri pensieri sulla ricchezza dell’alfabeto naturale pronunziato); come le consonanti doppie (tutto), come nella suddetta voce travaglio le consonanti g ed l ec. Non cosí nell’x , benché rappresentato con un solo carattere ec. (17 luglio 1821). [p. 99 modifica]


*    Alla p. 1257. Insomma questa idea, benché entri subito nel bello ideale, è figlia della madre comune di tutte le idee, cioè dell’esperienza che deriva dalle nostre sensazioni, e non già di un insegnamento e di una forma ispirataci e impressaci dalla natura nella mente avanti l’esperienza, il che non è piú bisogno dimostrare dopo Locke. Ma quello che mi tocca provare si è, che queste sensazioni, sole nostre maestre, c’insegnano che le cose stanno cosí, perché cosí stanno e