Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1364

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[p. 115 modifica] può dir tutti e del tutto romani (21 luglio 1821).


*    Noi facilmente ci avvezziamo a giudicar piccole o compensabili ec. le disgrazie che ci accadono, le privazioni ec., perché conosciamo e sentiamo il nulla del mondo, la poca importanza delle cose, il poco peso degli uomini che ci ricusano i loro favori ec. Viceversa gli antichi; i quali giudicavano tanto importanti le cose del mondo e gli uomini, da credere che i morti e gl’immortali se ne interessassero sopra qualunque altro affare (21 luglio 1821).


*    Sopravvenendo un mal minore a un maggiore, o viceversa, sogliamo dire, Se potessi liberarmi, ovvero, Se non mi travagliasse questo male cosí grave, terrei per un nulla questo leggero. E accadrebbe in verità l’opposto, che ci parrebbe assai maggiore che or non ci pare (21 luglio 1821).


*    La facoltà imitativa è una delle principali parti dell’ingegno umano. L’imparare in gran parte non è che imitare. Ora, la facoltà d’imitare non è che una facoltà di attenzione esatta e