Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1376

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[p. 122 modifica] abbiano le altre qualità necessarie o proprie del bene insegnare e indipendenti dalla cognizione della materia. Ma quegli uomini che si distinguono in questa cognizione di rado assai troverannosi adattati a insegnarla, e gli scolari partiranno dalla scuola dell’uomo il piú dotto senz’aver nulla partecipato alla sua dottrina, eccetto il caso (raro) ch’egli abbia quella forza d’immaginazione e quel giudizio che lo fa astrarre interamente dal suo proprio stato per mettersi ne’ piedi de’ suoi discepoli, [p. 123 modifica]il che si chiama comunicativa. Ed è generalmente riconosciuto che la principal dote di un buon maestro, e la piú utile, non è l’eccellenza in quella tal dottrina, ma l’eccellenza nel saperla comunicare.

E quello che ho detto accade perché pochi fra gli stessi piú dotti sono capaci di rintracciare minutamente ed avere esattamente presenti le origini, i progressi, il modo dello sviluppo, insomma la storia delle loro proprie cognizioni e pensieri, del loro sapere, del loro intelletto. Questo è proprio solamente de’ sommi spiriti, i cui progressi, benché derivati necessariamente dalle assuefazioni, dalle circostanze, e dal caso, pur furono