Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1429

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[p. 155 modifica] quantunque in etimologia possa egli chiamarsi sinonimo dell’italiano, non è sinonimo quanto all’uso ed all’idea che produce in forza della convenzione, sola arbitra dei significati de’ vocaboli, che per se nulla mai significano, e del piú e del meno di detti significati ec. (1. Agosto 1821).


*    L’antico è un principalissimo ingrediente delle sublimi sensazioni, siano materiali, come una prospettiva, una veduta romantica ec. ec. o solamente spirituali ed interiori. Perché ciò? per la tendenza dell’uomo all’infinito. L’antico non è eterno, e quindi non è infinito, ma il concepire che fa l’anima uno spazio di molti secoli, produce una sensazione indefinita, l’idea di un tempo indeterminato, dove l’anima si perde, e sebben sa che vi sono confini, non li discerne, e non sa quali sieno. Non cosí nelle cose moderne, perch’ella non vi si può perdere, e vede chiaramente tutta la stesa del tempo e giunge subito all’epoca, al termine ec. Anzi è notabile che l’anima in una delle