Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1661

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[p. 295 modifica] egli possa portarsi altrimenti. Se foste ne’ suoi panni, lo comprendereste. Tutto giorno ci par facilissimo, verissimo ec., quel ch’é impossibile, falsissimo ec. per chi si trova nel caso. A chi consiglia non duole il capo (Crusca), dice il proverbio, e fa molto al proposito (9 settembre 1821).


*   Il talento non è altro che facoltà d’imparare, cioè di attendere e di assuefarsi. Per imparare intendo anche le facoltà d’inventare, di pensare, di sentire, di giudicare ec. Nessuno impara le sue proprie invenzioni, pensieri, sentimenti o i giudizi particolari ch’egli porta, ma impara a farlo e non lo può fare se non l’ha imparato e se non ha acquistato con maggiore o minore esercizio e copia di sensazioni, cioè di esperienze, queste tali facoltà, che paiono affatto innate e sono realmente acquisite piú o meno facilmente. La nostra mente in origine non ha altro che [p. 296 modifica]maggiore