Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1663

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[p. 296 modifica] felice del corpo, giova ancora quella della mente, e la facoltà acquisita di attendere, di assuefarsi e d’imparare. Senza cui, gli organi esteriori, i meglio disposti alla tale o tale abilità, stentano bene spesso non poco ad apprenderla e conservarla (10 settembre 1821).


*   Una leggera stonazione in una musica non è capita dal volgo, come il fanciullo non capisce i piccoli difetti della forma umana e talora nemmeno i gravi. In una musica alquanto astrusa, cioè per poco che gli accordi sieno inusitati, egli non capisce neppure le grandi stonazioni, e cosí proporzionatamente accade alle persone polite e talvolta anche alle intendenti (10 settembre 1821).


*   Ho detto altrove che bisogna distinguere nella [p. 297 modifica]musica l’effetto dell’armonia, da quelli del suono che non hanno a fare col bello, come non vi ha che fare il colore per se stesso, non trattandosi di convenienza. Ho detto che quello che ha di singolare l’effetto della musica sull’animo, appartiene in massima