Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1680

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[p. 306 modifica] perpetuare quello a cui la moltitudine non partecipa. Questo però per le mutazioni de’ tempi, per la barbarie, per la dimenticanza del buono scrivere ec.; quello non solo si conservò per la tenacissima natura del popolo, malgrado le tante vicende delle nazioni, influenze e inondazioni di forestieri ec., ma s’introdusse anche e resta in luogo del latino scritto. E il ridurre a letteratura la lingua italiana ec. fu in certo modo un dare una letteratura al rustico latino, essendo perduta l’altra letteratura del latino cólto. E malgrado gli sforzi fatti nel quattrocento e cinquecento per ravvivare questa seconda (e ciò tanto in Italia che altrove), ella s’é perduta e l’altra s’é propagata, accresciuta e vive (12 settembre 1821).


*   La stessa nostra ragione è una facoltà acquisita. Il bambino che nasce non è ragionevole; il selvaggio lo è meno dell’incivilito, l’ignorante meno dell’istruito; cioè ha effettivamente minor facoltà di ragionare, tira piú difficilmente la conseguenza e piú difficilmente e oscuramente vede il rapporto fra le parti del sillogismo il piú chiaro. Vale a