Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1695

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[p. 315 modifica] filosofo, siamo al tutto del suo avviso, e poi leggendone uno contrario, mutiamo parere e, tornando a leggere il primo o altro dello stesso sentimento, ripigliamo la prima opinione ec. Questa è cosa che accade tutto giorno o nel leggere o nel discorrere, o si tratti di sentimenti contrarii o discordi o non consentanei in tutto o in parte; ed accade anche all’uomo riflessivo ed attento e profondo e libero nel pensare, cioè non facile a esser mosso né solito dar peso all’autorità ed al parere altrui di quelli ch’ei legge, ode ec. (14 settembre 1821).


*   Forza dell’assuefazione sull’idea della convenienza. L’uso ha introdotto che il poeta scriva in verso. Ciò non è della sostanza né della poesia né del suo linguaggio e modo di esprimer le cose. Vero è che questo linguaggio e modo, e le cose che il poeta dice, essendo al tutto divise dalle ordinarie, è molto conveniente e giova moltissimo all’effetto, ch’egli impieghi un ritmo ec. diviso dal volgare e comune, con cui si esprimono le cose alla maniera ch’elle sono e che si sogliono considerare nella vita. Lascio poi l’utilità dell’armonia ec. Ma in sostanza, e per se stessa, la poesia non è legata al