Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/192

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[p. 296 modifica] sopra quegli argomenti ec. ec. E come quell’interesse non ci possa esser suscitato da nessun’altra storia o poema sopra altri fatti ancorché benissimo cantati, come dall’Ossian, o tragedia d’altri argomenti, quando anche appartengano alla nostra storia patria piú immediata, come agli avvenimenti de’ bassi tempi, ec., e molto meno dalle poesie orientali, e da cento altre belle cose volute e messe in voga dai nostri romantici, che di vera psicologia non s’intendono un fico. Tutto proviene dalla moltiplicità delle cause che producono in noi un sentimento e sono, rispetto alle dette cose, ricordanze della fanciullezza, abitudine presa, fama universale di quelle nazioni e di quei poeti, affezionamento ancorché involontario, continuo uso di sentirne parlare, rispetto venerazione ammirazione amore per quelli che ne hanno parlato, tutte ragioni, la mancanza delle [p. 297 modifica]quali rende difficilissimo, e forse impossibile, il fare ugualmente interessante un soggetto nuovo, massime in poesia, dove tutto il diletto proviene dall’interesse e non può stare colla sola curiosità o desiderio d’istruirsi ec., come nelle storie e simili. E vedi il mio discorso sui romantici. Souvent notre ame se compose elle-même des raisons de plaisir, et elle y réussit surtout par les liaisons qu’elle met aux choses. Questo e tutto l’altro che dice Montesquieu è notabilissimo, e applicabile a diversissimi casi e condizioni nelle quali ci riesce piacevole quello che ad altri non riesce, e a noi